L’europarlamentare Isabella De Monte visita l’OGS

Oggi nella sede di Borgo Grotta Gigante dell’Istituto Nazionale

di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale

 

Trieste, 6 marzo 2015 – Piena condivisione sul ruolo cruciale che ricopre la ricerca scientifica e sulla necessità di valorizzare le eccellenze del nostro territorio, anche rafforzando la collaborazione con l’Unione europea. È quanto emerso oggi durante la visita dell’europarlamentare Isabella De Monte all’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) di Trieste, dove De Monte ha incontrato la presidente Maria Cristina Pedicchio. Pedicchio ha presentato le principali attività dell’Ente, e le future priorità di ricerca nell’ambito della strategia, recentemente avviata a livello europeo, della Blue Growth - Crescita ed economia blu. 

La strategia europea ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo e la sostenibilità attraverso la conoscenza integrata, sviluppando diversi settori marini e marittimi e coinvolgendo attività che vanno dalla pesca al turismo, dalle biotecnologie blu all’energia. “Il mondo è il nostro laboratorio”, ha spiegato Maria Cristina Pedicchio. “I mari e gli oceani rappresentano un motore per l’economia europea, con enormi potenzialità per l’innovazione e la crescita: temi che da anni sono al centro delle nostre attività”.

Secondo De Monte “l’Ogs è una realtà di eccellenza nella ricerca, che si distingue non solo per le importanti collaborazioni in campo internazionale e i progetti di formazione, ma anche per il crescente numero di progetti europei cui partecipa e la gestione economica virtuosa. Come europarlamentare – continua – il mio obiettivo principale è quello di fare da ponte tra l’Ue e i territori, soprattutto in quei settori in cui i finanziamenti comunitari giocano un ruolo chiave: la ricerca è sicuramente tra questi. È necessario rafforzare la collaborazione, anche a livello istituzionale tra Parlamento europeo e italiano, per dare corpo alla ricerca scientifica, che spesso sconta un insufficiente supporto in termini economici e la mancanza di prospettive a lungo termine”.    

Quello marino è uno degli ambiti cardine degli studi che l'Ente, le cui origini risalgono alla Scuola di Astronomia e Navigazione istituita a Trieste, nel 1753, dall’Imperatrice Maria Teresa d’Austria, porta avanti a livello italiano e internazionale. “Crescita ed economia blu – ha spiegato la presidente Pedicchio - sono settori in cui OGS opera attivamente per favorire il trasferimento tecnologico, lo scambio di conoscenze, la crescita del territorio, la mobilità e lo sviluppo di competenze”. 

“Il nostro punto di forza – ha specificato – è la grande capacità di attrarre fondi esterni, sia grazie ai progetti nazionali e internazionali, sia offrendo servizi altamente qualificati a imprese ed enti che vedono nella nostre competenze scientifiche e nelle nostre infrastrutture di ricerca un valore aggiunto. Negli ultimi anni – ha aggiunto – abbiamo puntato molto sulla dimensione internazionale delle nostre attività scientifiche e questo ci ha permesso di ottenere più del 50% delle entrate da progetti internazionali”. 

Maria Cristina Pedicchio ha colto l’occasione anche per evidenziare alcune criticità del sistema ricerca italiano. “Non abbiamo un piano di ricerca nazionale, lo aspettiamo da due anni. La fuga dei talenti è ormai un dato di fatto e pesa sulla crescita dell’Italia e del territorio e la gravità della situazione nazionale nel settore della ricerca non ci permette di valorizzare i talenti che abbiamo a disposizione”. Tasto dolente, infatti, è anche “il problema del precariato e del blocco degli avanzamenti di carriera dei ricercatori talentuosi degli enti pubblici, a causa della complessità normativa e burocratica a cui dobbiamo sottostare”. 

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